lunedì 19 maggio 2008

seppuku

Mi è piaciuto molto il commento sul seppuku.
Tanto che mi viene voglia di ricominciare a scrivere.
Non capisco perché devo fare anche io harakiri e alla gola per di più e coi piedi legati.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

passate le mestruazioni? :-P
:)

Anonimo ha detto...

e cmq la tua anima in un modo o nell'altro l'avrà vinta sempre...

Anonimo ha detto...

Brava, sono d'accordo...

Anonimo ha detto...

mi ripeto e aggiungo:
-la mano che ha compiuto l'atto di cancellare è la tua
-di quale volontà s'è fatta interprete?
-la mano che ha cancellato però rimane la tua, rifletti su questo...
-farti amputare parti dell'anima prendendo tu stessa in mano il coltello è atto assolutamente "contro-natura", non credi?

Anonimo ha detto...

...è fin troppo facile giudicare quando non è il tuo il tetto che sta crollando, e la libertà è una gran bella parola, ma fin troppo spesso è un lusso che non tutti ci possiamo permettere..

Anonimo ha detto...

Non volevo emettere un giudizio-sentenza, solo spingere a difendere la propria anima, in ogni sua parte.
Non ha mai fatto parte di me il salire in cattedra per il gusto di guardare le cose dall'alto e con il piacere perverso della distanza, caro Anonimo.
Lascio volentieri ad altri la professione di "supremi".
Credo che Tenera erba lo sappia e ciò mi basta.
Punto.

Anonimo ha detto...

...beh, tagliamo corto... è o non è il tuo un consiglio a battersi per mantenere questo pseudo spazio di libertà? Io credo che lo sia. In questo caso il mio voleva essere un richiamo a non giocare col destino altrui. Penso che questo sia un momento di grande sofferenza e tensione per la protagonista di questo blog, costretta a scegliere tra un romantico suicidio virtuale e una perdita reale, che appare ben più consistente in quanto vissuta alla gelida luce del reale.

Anonimo ha detto...

tagliamo corto sì, ma non troppo:
il mio voleva essere un incitamento generale a tenersi la propria anima e a non mutilarla, fosse attraverso il blog o altro non fa differenza.
Le sembra questo un cattivo pensiero?
Un pensiero insidioso? malvagio? o forse un pensiero dettato da una mia innata vena stregonesca e da un'altrettanto innata e sinistra attitudine al plagio?
Usare l'espressione: "il mio voleva essere un richiamo a non giocare col destino altrui" dice molto del suo vero pensiero.
Innanzitutto perchè io non gioco con il destino altrui e non voglio che mi si attribuisca questo genere di "attività", lo ritengo offensivo, punto.
Nella parola "richiamo" poi c'è esplicitato quel sapore moralistico che già s'avvertiva a livello di sottile retrogusto fin dall'inizio del suo intervento.
Attribuire alle persone, senza neanche conoscerle, questo potenziale di distruttività è non solo aberrante ma anche sintomo evidente di profonde convinzioni di tipo razzista e retrogrado.
Non mi stupirei se lei fosse un uomo e se mi indirizzasse questo genere di "sollecitazione alla prudenza" perchè mi ritiene depositaria di intrinseche qualità di distruttiva e rapinosa femminilità.
E se lei, oltre ad essere un uomo, com'io credo fortemente, è anche colto, credo ancor di più di aver preso nel segno. Già la immagino mentre tira su con il naso in segno di superiorità ritenendosi tropp’evoluto e quindi scevro da quanto le sto addebitando.
Quelli come lei, mi permetta,che se la risolvono con "una perdita reale, che appare ben più consistente in quanto vissuta alla gelida luce del reale" altro non fanno che ricorrere al melodramma perchè a quel mondo e a quei prototipi umani sono rimasti.
E non mi dica che la sua è la vera partecipazione solo perchè sa tingersi di tinte e di termini melodrammatici, appunto.
In chiusura infine, sa che le dico?
che la prima cosa che dovremmo, con sana modestia, fare sarebbe di non accapigliarci su chi dev'essere il tutore morale delle scelte personali di Tenera erba e lei, scusi se mi permetto, mi sembra proprio spingere per avocare a sé il ruolo del giusto e del saggio patrono.
Si ricordi che l'avvedutezza spinta all’eccesso conduce in Paradiso, forse, ma rende la vita un inferno.
Tereza

Anonimo ha detto...

pace

Anonimo ha detto...

per me è già messo qui un punto definitivo
Tereza

Anonimo ha detto...

cara T.E.
sono d' accordo con Tereza : non mi
sono mai sentito vicino a chi predica ( anche quelli che predicano bene e razzolano bene ).
Bisogna cercare la felicità senza danneggiare nessuno, questo è il mio consiglio.
Ma tutti tendiamo al moralismo, a considerare la nostra etica come la migliore in assoluto e si giudica troppo facilmente dimenticandosi un antico adagio *** " nolite judicare " *******
come diceva Proust - scusami lo stile tipo Arbore della citazione latina .. ma vorrei aiutarti a sdrammatizzare e non parlare di suicidi anche se virtuali -.

Vedo che molti di voi vivono con sincera passione lo scambio di ideee e confessioni sul web.
Non staccate la spina !!

Epicureo

Anonimo ha detto...

Tutto bene? Aggiorni?

Anonimo ha detto...

risposta per Epicureo:
io la spina la stacco per non sentirmi mai più addebitare le scelte di nessuno, quand'accade conosco solo una via: uscire dalla scena del presunto crimine per sempre.
La passione però me la tengo,e convengo con te sull'incommensurabile inappropriatezza del sostantivo suicidio, sia pure in termini puramente virtuali.
Anche solo evocare quel termine ha l'effetto di una coltellata, e poi, "diciamocelo" - parodiando l'Ignazio nazionale e nazionalista- la vita è molto più dura e reale di un feilleuton così.
Un saluto a tutti
Tereza

Anonimo ha detto...

piccola ma indispensabile postilla, per evitare che il fraintendimento divenga il mio secondo lavoro:
"feilleuton" è riferito al linguaggio e a certa scelta di termini, non certo alle vicende personali per le quali il rispetto è totale.
Ho finito davvero stavolta.
Tereza

Anonimo ha detto...

molto mi piaceva quello che scrivevi e quindi paziente aspetto il tuo ritorno...

Anonimo ha detto...

Ci manchi...